Plis Alto Martesana

I Comuni di Bellinzago Lombardo, Inzago, Melzo e Pozzuolo Martesana hanno manifestato la volontà di istituire un PLIS denominato Alto Martesana, che si estenderà per oltre mille ettari a cavaliere del naviglio. Il primo nucleo è stato già individuato dai Comuni di Melzo e Pozzuolo per una superficie 298 ettari ed è stato riconosciuto il 25 maggio 2009.

Il Comune di Pozzuolo Martesana è capofila del PLIS ed è sede dell’ufficio del Parco PLIS ALTO MARTESANA.

L’area dei Comuni sottoscrittori l’impegno è caratterizzata da una fra le più elevate densità urbane del continente, con una presenza di rilevanti infrastrutture per il trasporto esistenti e previste (Autostrada Tangenziale Est Esterna –TEM-, Autostrada Brescia Bergamo Milano –BreBeMi e opere connesse) le quali costituiscono un rilevante impatto ambientale che occorre mitigare e compensare;
l’ area interessata rappresenta un compendio unitario meritevole di tutela e di riqualificazione agricola e ambientale, sotto forma di Parco locale d’interesse sovracomunale (PLIS);

 

I Comuni s’impegnano per:

  • a. la tutela e la riqualificazione agricola, paesaggistica e fruitiva dell’area, al fine di favorire il mantenimento delle aziende agricole sul territorio;
  • b. la conservazione e valorizzazione dei beni storici e ambientali;
  • c. valorizzazione delle eccellenze presenti in tema di risparmio energetico e ricerca di energie alternative;
  • d. la tutela del corridoio ambientale lungo il previsto tracciato della Autostrada TEM e l’innesto della BreBeMi;
  • e. la tutela del corridoio ambientale fra il Parco Agricolo Sud Milano e il Parco Adda Nord, attraverso il sistema del Naviglio Martesana, anche nel quadro del progetto strategico provinciale di Dorsale Verde Nord Milano;
  • f. il recupero naturalistico e forestale, anche mediante la eventuale formazione di nuove foreste urbane;
  • g. la gestione degli interventi di compensazione ambientale derivanti dalla realizzazione di infrastrutture e nuovi insediamenti nell’area adiacente;
  • h. la tutela e valorizzazione del patrimonio agrario, nei limiti delle specifiche norme comunitarie;
  • i. la fruizione ricreativa e sportiva sostenibile per l’area.

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